«Figlio, se ti presenti per servire il Signore, resta saldo nella giustizia e nel timore, prepàrati alla tentazione». La vita umana non è un cammino in discesa, per nessuno! Le situazioni di fatica e di dolore non si contano! Quale uomo è esonerato dall’interrogarsi sul perchè della malattia, della cattiveria, della morte? Da credenti non siamo liberati dalle pene del vivere… Il Libro del Siracide ci offre il senso da dare alle incongruenze della storia: sono una tentazione! È il maligno che prova, in tutte le maniere, di mettere in discussione la ragionevolezza della fiducia riposta in Dio… è il maligno che tenta, non Dio! Nel Getzemani Gesù è tentato nel suo rapporto con il Padre… seppure dentro una tristezza fino alla morte, la decisione è quella di affidarsi ancora, totalmente! Se siamo nella pace e nella serenità non illudiamoci: prima o poi verrà anche per noi il momento del dubbio e dell’angoscia… l’abitudine quotidiana della preghiera e dell’affidamento siano così vivi in noi da sgorgare dalle labbra anche quando i fatti ne sembrano una plateale smentita! La preghiera estemporanea non riesce a rendere ragione quando il dramma si fa pesante e insopportabile… La nostra saldezza sia in Dio, non nella nostra forza! Buona giornata