Ia DOMENICA DI AVVENTO anno A – 1 DICEMBRE 2019
Mt 24, 37-44
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
LA PAROLA DA VIVERE PROPOSTA DAI NOSTRI SACERDOTI
“VIENE IL FIGLIO DELL’UOMO”
” Perché le mie tre virtù dice Dio./Le tre virtù mie creature./Sono esse stesse come le mie altre creature./Della razza degli uomini./La Fede è una Sposa fedele./ La Carità è una madre./ Una madre ardente, piena di cuore/ O una sorella maggiore che è come una madre./La Speranza è una bambina da nulla./……..Eppure è questa bambina che traverserà i mondi./Questa bambina da nulla./Lei sola, portando le altre, che traverserà i mondi compiuti./……Lei sola guiderà le Virtù e i Mondi./……La Speranza vede quello che non è ancora e che sarà./Ama quello che non è ancora e che sarà.
“Il portico del mistero della seconda virtù” di C. Péguy
Scrive Péguy, scrittore e poeta francese, che la virtù della Speranza è la più piccola tra le tre virtù teologali, ma è quella che “porta” le altre, quella che vede quello che non è ancora e che sarà.
La frase che vi vogliamo proporre in questa settimana, che è anche l’inizio di un nuovo Anno liturgico e dell’Avvento, è questa che richiama la venuta certa di Gesù.
In mezzo a tutte le fatiche della vita, al dolore e al male, il cristiano non deve temere perché sa che il Signore viene.
La speranza nel Signore che viene che non è ancora e che sarà, ci aiuti a vedere ogni giorno nella nostra vita e in quella degli altri quel bene che non è ancora, ma che sarà.