“Ecco, a te viene il tuo re, mite” DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE
Dal Vangelo secondo Matteo 21,1-11
Il racconto dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sottolinea ancora una volta la concretezza dell’incarnazione: “Il Signore ne ha bisogno” è quel che i discepoli avrebbero dovuto dire a chi avesse chiesto loro conto dell’asina e del puledro slegati e portati via; una frase che ricorda come Gesù realizza la salvezza anche per mezzo di noi e della nostra umanità.
Il racconto mette poi in luce alcuni contrasti: Gesù è sì un re accolto trionfalmente, ma viene in umiltà e mitezza, cavalcando un’asina. Una folla numerosissima grida con forza la sua gioia e la sua accoglienza, ma di lì a pochi giorni, a quello stesso re, griderà anche: “Sia crocifisso!”.
Torna allora con forza una domanda che ha accompagnato il cammino quaresimale e che, per la verità, innerva tutto il Vangelo: “Chi è costui?”. Che tipo di Messia e di re è Gesù?
La risposta data dalla folla, un profeta che viene da Nazaret di Galilea, resta superficiale. Solo guardando, di lì a poco, alla sua croce, solo percorrendo fino in fondo il cammino della Settimana Santa, si potrà capire davvero chi è Gesù.