“ Prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto”
Oggi la Chiesa ci presenta la Famiglia di Gesù come modello per le nostre famiglie. Il pensiero corre subito alla sua vita feriale e intima di Nazareth e invece Matteo ce la presenta nel dramma della fuga e dell’esilio. La dolce poesia natalizia viene subito smentita dai fatti forse per presentarci l’immagine corretta di un Dio che si è calato nella concretezza della nostra vita senza sconti o privilegi. Questa famiglia è simile e vicina ad ogni famiglia umana che lungo la storia viene rifiutata e costretta a fuggire dalla propria terra. Un tema, questo, di grave attualità che ci deve far riflettere e convertire Tutte e tre le letture odierne gettano luce su questa istituzione basilare della convivenza umana. La Parola di Dio ascoltata e vissuta è il solido fondamento e la bussola che permette ad ogni famiglia di affrontare anche le prove più dure. La struttura stessa della famiglia è delineata con chiarezza: comunione piena tra un uomo e una donna dove l’uno e l’altra vivono in costante donazione reciproca. I punti più fragili poi: il bambino e l’anziano vanno rispettati e protetti maggiormente. Se il primo va educato affinché possa crescere in età,sapienza e grazia, il secondo richiede sostegno per raggiungere la sapienza del cuore illuminante per i giovani. Ogni membro della famiglia(ciascuno nel proprio ruolo) devono essere protagonista: solo così la famiglia tornerà ad essere se stessa cioè scuola di vita per le nuove generazioni. “ Prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto”