“Tenetevi lontano da ogni cupidigia”
Dopo la scuola sulla preghiera ora quella sulla ricchezza.
Gesù, provocato da un ascoltatore anonimo, si pronuncia contro l’uso sbagliato della ricchezza. Ricordo che in questo passo Luca ci parla di ricchezze oneste, ottenute con la fortuna della buona stagione e con il proprio lavoro. Beni che tutti in fondo desideriamo per una vecchiaia economicamente serena! L’uomo della parabola vuole solo “andare in pensione” per riposarsi e stare tranquillo.
Gesù definisce “stolto” quest’uomo non perché ricco ma perché crede che la sua vita dipenda dai suoi beni i quali “promettono” ciò che non possono dare. La vita presente e quella eterna sono condizionate non tanto da ciò che abbiamo quanto da ciò che siamo!
Nella 2° lettura S. Paolo ci mette in guardia da “quell’avarizia insaziabile che è idolatria” e ci invita a liberarci da ogni affanno per poter avere un cuore libero e distaccato dal poco o tanto che possediamo: se “cerchiamo il regno di Dio e la sua giustizia” : se viviamo nella ricerca di quanto Dio vuole da noi ogni giorno,aperti alle necessità del prossimo, sperimenteremo la provvidenza divina e potremo ringraziare il Padre per il suo amore concreto che pensa a tutti i suoi figli. In questo modo ci arricchiremo anche davanti a Lui che non ci troverà impreparati alla sua chiamata! “Tenetevi lontano da ogni cupidigia”!