C’è uno scriba desideroso di sapere quale è, secondo Gesù, il primo dei comandamenti. Il contesto ci fa capire che la domanda non nasce, come spesso succedeva, da subdoli intenti di cogliere in fallo Gesù. C’è un reale desiderio di cogliere la Verità e di metterla in pratica. Proprio per questo Gesù dice allo scriba Non sei lontano dal regno di Dio.
Gesù insegna a lui e a noi una Verità ovvia che sappiamo da sempre.
Il primo dei comandamenti è Amerai il Signore tuo Dio. L’entusiasmo con cui lo scriba accoglie le parole di Gesù, il commento che ne fa, il giudizio di Gesù su di lui, dicono quel pezzo di verità che spesso manca quando ascoltiamo la Parola di Dio. La grandezza della Parola viene annullata dalla pochezza della nostra accoglienza. Le centinaia di volte in cui abbiamo ascoltato il Vangelo senza portarne frutto sono la tragica conferma di questa situazione. Amerai il Signore tuo Dio. La radicalità dello scriba nell’ascoltare questo comandamento deve diventare la nostra radicalità. Se la forza della Parola incontra un terreno ben disposto succede la santità che è la Parola diventata vita.
Amerai il Signore tuo Dio. Proviamo a vivere con un entusiasmo profondamente nuovo una verità eterna che deve illuminare la nostra vita con la stessa intensità con cui si sono lasciati illuminare tutti quelli che sono diventati santi nei secoli passati.