Datevi da fare non per il cibo che non dura ma per il cibo che rimane per la vita eterna.
Gesù insegna che c’è un cibo che non dura e un altro che rimane per la vita eterna. Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci che Gesù ha appena compito fanno di Gesù l’uomo in grado di risolvere tutti i problemi umani. Non è questo che però interessa a lui. La cosa che gli sta a cuore è un’altra: il pane che dura per la vita eterna. E’ interessante per capire il mistero di questo cibo seguire tutti i passaggi che portano al cuore del mistero stesso. E’ il Figlio dell’uomo che darà questo cibo. Chi lo vuole deve fare l’opera di Dio. Questa è l’opera di Dio, che crediate in colui che egli ha mandato. Si arriva velocemente al culmine della rivelazione. Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Il pane della vita è cibo ed è Gesù. Il discepolo intuisce una misteriosa possibilità di trovare con Gesù una profonda comunione che richiama da vicino quella che troviamo con il cibo che mangiamo. In questa settimana siamo invitati a ripensare il nostro modo di fare la Comunione.
Datevi da fare non per il cibo che non dura ma per il cibo che rimane per la vita eterna.