Non fate della casa del Padre mio un mercato.
Gesù vuole salvaguardare l’autenticità dell’esperienza religiosa. In modo macroscopico i personaggi di questo racconto hanno fatto della religione non lo spazio dell’incontro con Dio ma l’occasione per i loro affari. Gesù stabilisce qui un parallelo profondo tra il tempio e il proprio corpo. Il richiamo alla passione distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere ci riporta alle fondamenta dell’autenticità religiosa. Il dare la vita dice la radicalità di un culto vero dove l’aspetto celebrativo è simbolo (nel senso originario di mettere insieme) di un Dio che dà la vita e che chiede ai suoi discepoli di amarlo con tutto il cuore, la mente, le forze. Nello spirito della quaresima che è spirito di conversione proviamo questa settimana a trovare nella nostra quotidianità un rapporto nuovo tra liturgia e vita, tra le preghiere che diciamo al mattino e alla sera e le cose che facciamo tra una preghiera e l’altra. Questo rapporto più stretto tra il celebrare e il vivere sarà la nostra risposta alla perentoria richiesta di Gesù.
Non fate della casa del Padre mio un mercato.