La nascita della parrocchia
La parrocchia nacque come scissione dalla parrocchia di Piazza S. Stefano per decreto dell’Ordinario diocesano. La motivazione dato allo smembramento fu la lontananza dei maslianichesi dalla chiesa di Piazza e dalla difficoltà per raggiungerla.
L’erezione della parrocchia ebbe natale in un processo presso il Tribunale ecclesiastico di Como, infatti i rapporti trai rappresentanti del comune di Maslianico ed il parroco di Piazza erano tesi visto che il parroco di Piazza regolò la riscossione delle primizie aumentandone i quantitativi.
La goccia che fece traboccare il vaso fu la morte di un uomo in località cartera senza la possibilità d’assistenza religiosa.
I rappresentanti del comune diedero inizio al processo con le seguenti motivazioni:
- parecchi decessi senza sacramenti perché il parroco di Piazza non era giunto in tempo per via della distanza;
- per parecchi moribondi si dovette ricorrere al parroco di Vacallo;
- molti bambini erano deceduti senza battesimo perché il tragitto verso Piazza oltre ad essere lungo era anche difficoltoso durante le piogge per via del torrente Cosio.
La sentenza fu emessa il 18 settembre 1736:
il parroco di Piazza don Francesco Bulgia fu condannato a pagare le spese giudiziarie e dovette ripartire i redditi della chiesa e del Beneficio di Piazza S. Stefano.
I rappresentanti comunali si riunirono d’innanzi alla chiesa di S. Ambrogio e decisero di:
- impegnare 300 lire imperiali per le prestazioni del parroco;
- consegnare i terreni contigui alla chiesa al parroco e di provvederne al mantenimento;
- mantenere la chiesa.