L’età dei comuni
Il Comune è la forma di governo che più si diffuse soprattutto in Italia settentrionale nel medioevo nata dalla ricerca di una parziale autonomia dalla struttura centrale dell’Impero.
I primi territori a sperimentare questa forma di governo furono i centri più grandi ma ben presto il fenomeno si diffuse anche ai centri con meno abitanti come Maslianico.
La guerra decennale (1118-1127)
La guerra scaturì dai contrasti tra Como e Milano nel controllo delle grandi vie di comunicazioni (Passo del S. Gottardo, Passo del Lucomagno e Passo del S. Bernardino) che ancora oggi rappresentano i corridoi più importanti tra sud e nord Europa.
Un altro motivo di contrasto fu lo schieramento del capoluogo comasco ai fianchi dell’imperatore.
I comuni della periferia di Como erano antagonisti del centro e quindi si allearono con Milano; non vi sono però certezze sulla scelta di Maslianico ma la piana e la foce del Breggia furono teatro degli scontri tra gli abitanti dell’Isola e i comaschi.
La fine della guerra fu determinata dall’eccidio di Como nell’agosto 1927.
Como diventa capoluogo
La dipendenza dei territori periferici a Como nei confronti della città fu ufficialmente sancita da Bertholdo dei marchesi di Hohenburg nel 1240 e ribadita da Guglielmo de Sicheri nel 1279.
In questi atti è possibile ritrovare il nome Maslianico che è così ufficializzato.
Nel 1335 furono emanati gli Statuti di Como che fissavano la struttura governativa. Ai centri minori fu imposta la manutenzione delle strade così Maslianico dovette mantenere un tratto della strada regina e la strada che da Cernobbio porta a Vacallo passando per il valico di Roggiana. In questi statuti il nome del paese è Marsilianigo.
L’autonomia del comune
Nei secoli successivi agli Statuti, il paese fu dotato di consoli, sindaci ossia ufficiali amministrativi e campari cioè ufficiali di polizia.
Generalmente le riunioni erano convocate nel piazzale della chiesa dove si radunavano i capi famiglia. Normalmente al termine di ogni riunione veniva redatto un atto notarile chiamato sindacato.
In questo periodo crebbe anche l’importanza del paese; oltre ai mulini furono presenti sul territorio anche i maestri da muro cioè persone che lavoravano nell’edilizia in un lavoro a cavallo tra l’architetto, il capomastro ed il lapicida.
Tra questi è possibile trovare Pietro da Brengia che diresse una fase dei lavori della cattedrale di Como nel 1439.